da IL MATTINO DI PADOVA
Droga nei bagni e sesso nella dark room
Il blitz dei carabinieri al The Block
Poco dopo le due di notte l'irruzione di quaranta militari con il cane Falco nel locale di Limena tra imbarazzo e provocazioni. Era in corso una serata a tema: "Folies de Pigalle pour homme"
LIMENA. Stavolta il «vaso di Pandora» l’hanno aperto i carabinieri della Compagnia di Padova, scoprendo tutti i segreti della discoteca The Block di Limena e facendo luce su una notte a base di musica house, trasgressione e droghe di ogni genere. Doveva essere un sabato speciale. Il locale, circolo Arcigay, doveva «celebrare» la serata Folies de Pigalle pour homme, ma poco dopo le due di notte, le luci si sono accese e la musica si è spenta.
BLITZ. Ghirlande di fiori che scendono dal soffitto, palloncini colorati bianchi e rosa e i baristi agghindati con tutine stretch dai colori chiari: un allestimento delicato, a tinte chiare, che ricorda quasi una festa di inizio primavera. A riscaldare l’atmosfera le percussioni house di Claudio Di Rocco e Andy-J. Dentro centinaia di giovani già in pista con la fronte sudata, fuori altre trecento persone in attesa di entrare. La fine della festa coincide con l’arrivo di Falco, uno splendido esemplare di Golden Retriever, il cane cinofilo dei carabinieri, accompagnato da 40 uomini in divisa. Luci accese e musica spenta. Iniziano le perquisizioni. Ma non tutti si rendono conto di quello che sta succedendo, soprattutto nella sala da ballo più piccola, quella accanto alla dark room.
NEI BAGNI. I militari si fanno guidare da Falco, attraversano tutta la pista da ballo, poi entrano nel primo bagno. Un ragazzo magro, pantaloni a vita bassa, alza le braccia: «Mi perquisite? Potrebbe piacermi...». «Si sposti», risponde piccato l’a ppuntato. In bagno c’è un po’ di tutto. E ovviamente c’è anche chi ha deciso di far decollare la serata con qualche riga di cocaina. Viene beccato sul fatto un trentunenne di Padova. Gli chiedono i documenti, esibisce il tesserino dell’ordine degli avvocati con la firma del presidente Lorenzo Locatelli. È imbarazzato. Non sa come giustificare la dose di cocaina che tiene in mano. Nonostante la massiccia presenza di carabinieri, sono in pochi ad essere intimoriti. Molti tendono a ridere, a scherzare, a ironizzare: la perquisizione, in fin dei conti, è un fuori programma eccitante.
DARK ROOM. L’ala più estrema del locale è dedicata alla famosa dark room: l’ingresso alle donne è totalmente vietato. Si tratta di un labirinto buio con tante piccole celle. Una zona creata appositamente per i rapporti sessuali. Chi va al The Block con il proprio partner, può utilizzare gli spazi per scambiare qualsiasi tipo di effusione. Chi invece è single, ci può entrare sperando in un incontro occasionale. Al momento del blitz in una delle celle c’erano quattro ragazzi seminudi. Il tenente dei carabinieri Luca Bordin, sabato notte a capo del contingente, ha fatto illuminare a giorno il labirinto chiedendo i documenti a tutti e quattro.
DROGA. In un bagno è stata trovata una siringa, sul pavimento alcune dosi di cocaina, poi ci sono le pasticche di ecstasy con il simbolo di Batman, conservate in una innocente scatoletta di caramelle Mental. Infine c’è la droga liquida che i carabinieri chiamato Gbl e i giovani conoscono come «G»: odore intenso ma incolore. Va mescolata ai succhi di frutta, alla Coca Cola o alla Red Bull. Dicono che riesce anche a ghiacciare, quindi viene inserita nei cocktail come un cubetto di ghiaccio. Non è stata trovata però la famosa «Fe-Fe», un fertilizzante proveniente dall’Inghilterra che viene usato come droga da sniffare.
PROTESTE. «I want my money back», dice un ragazzo inglese annunciando di voler chiedere la restituzione dei soldi pagati per il biglietto d’ingresso. Per chi non è iscritto all’Arcigay infatti, il biglietto (comprensivo di iscrizione all’associazione) è di 23 euro. Protesta anche un cliente transgender, venuto da Chioggia per una nottata danzante: «Fanculo Padova e tutti i padovani, mi fate schifo». Sabato notte al The Block c’erano anche Alessandro Zan, assessore all’Ambiente di Padova e Daniel Casagrande dell’Idv, candidati rispettivamente alla Regione e al Comune di Venezia. Avevano approfittato della serata per distribuire santini elettorali, ma hanno dovuto concludere anzitempo. Musica spenta e luci accese, qualche frase di circostanza con le forze dell’ordine. La festa è finita. I carabinieri hanno scoperto i segreti della discoteca The Block.
(15 marzo 2010)
lunedì 15 marzo 2010
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